Cari
amici, il libro che vi propongo oggi non l'ho letto, l'ho divorato. Va bene che
è corto, non sono neanche 200 pagine, ma è stata veramente un'esperienza
particolare. Vi farò conoscere Maria Perosino attraverso il suo Io viaggio da sola.
"Mi trovo in una nota città
turistica del centro Italia. Sono qui già da un po', e ho appena concluso un
lavoro abbastanza impegnativo. Da due giorni non faccio altro che incontrare
persone, ora ho voglia di starmene un po' per conto mio. Per cui ad un certo
punto saluto tutti e me ne vado, adducendo come scusa che il mattino dopo devo
partire molto preso (dico una cosa vera, casomai qualcuno m'incontrasse in
treno, ma non ne dico un'altra altrettanto vera, e cioè che io al mattino mi
alzo sempre molto presto. È la sera che crollo di stanchezza e vado in
astinenza da cibo: in un mondo diversamente sregolato me ne andrei a mangiare
alle sette).
Mi resta giusto il tempo per fare
due passi in centro e poi infilarmi in un ristorante."
Questa
è la storia di una donna la cui vita ha sterzato all'improvviso. Ma è anche
molto altro. Un kit di sopravvivenza, una guida gioiosa, eccentrica, ricca di
consigli pratici ed esistenziali: da come infilare l'intera vita in valigia a
come gustarsi una città acchiappando i piaceri, le emozioni, l'altrove e se
stessi.
Un
libro che fa bene al cuore, al cervello e a numerosi altri organi, perché
mescola con naturalezza intelligenza e ironia.