"Chi accumula libri accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant'anni."

Pagine

domenica 24 gennaio 2016

Il Profumo - P. Suskind

Oggi, miei cari amici, vi porterò in un posto molto particolare; faremo un viaggio tra i profumi e gli odori della Parigi del diciottesimo secolo, attraverso il naso di un personaggio spettacolare: vi voglio presentare Jean-Baptiste Grenouille, il protagonista de Il profumo.
"Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure. Qui sarà raccontata la sua storia. Si chiamava Jean-Baptiste Grenuille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte ecc., oggi è caduto nell'oblio non è certo perché Grenuille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio della storia che non lascia traccia: nel fugace regno degli odori."
Il romanzo narra la vita di Jean-Baptiste Grenouille, nato nel quartiere più povero e maleodorante di Parigi. Grenouille è incapace di provare qualunque sentimento umano, è dotato di un olfatto eccezionale ma è completamente privo di un proprio odore, che lo fa passare inosservato tra la gente e gli crea un grande disagio. Abbandonato tra i rifiuti subito dopo la nascita dalla madre, che per questo viene condannata a morte, viene trasferito in un orfanotrofio, dove cresce completamente disinteressato alla compagnia umana, ma affascinato dalla moltitudine di odori che il suo raffinatissimo olfatto riesce a sentire. Venduto poi, ancora bambino, ad una conceria, Grenouille cresce lavorando in condizioni miserabili.

Ormai ragazzo, una notte capta il profumo di una donna e, anziché provare il disgusto che normalmente gli causano gli odori umani, lo trova sublime e la uccide per poi annusarla voracemente. L'enorme soddisfazione che gli ha dato il profumo della giovane lo spinge a diventare un esperto nel campo degli odori e, a questo proposito, riesce a farsi assumere, come apprendista, nella profumeria di Giuseppe Baldini, dove crea magnifici profumi, in cambio dell'insegnamento delle tecniche dell'arte della profumeria.
Ottenuto il diploma di garzone, Grenouille decide di dirigersi a Grasse, dove si fa uso nel campo della profumeria di tecniche più avanzate della semplice distillazione appresa precedentemente. Il suo viaggio, però, si interrompe quando giunge nei pressi della montagna Plomb du Cantal. Accortosi della totale assenza di odori umani che vi è in questo luogo, decide di abitare in una caverna dentro la montagna, sognandosi creatore di un mondo costituito esclusivamente da profumi. Dopo sette anni, in seguito ad un incubo, in cui si rende conto per la prima volta di non avere un proprio odore personale, Grenouille decide di lasciare la montagna. Viene inizialmente accolto a Montpellier dal marchese de la Taillade-Espinasse, autore di bizzarre teorie pseudoscientifiche, che lo usa come cavia per le sue ricerche. Qui crea un profumo che simula l'odore dell'essere umano e si accorge che, usandolo, le persone notano la sua presenza anche nei posti più affollati. Inizia così a meditare (come atto di puro disprezzo verso gli uomini) la creazione di un profumo talmente meraviglioso che costringa l'umanità intera ad amarlo e idolatrarlo, e pur di ottenerlo non si fermerà davanti a nulla.
Questo romanzo è geniale e straordinario, è un tripudio di emozioni: leggendolo ci si ritrova ad amere Jean-Baptiste, poi a odiarlo, a tifare per lui, a disprezzarlo, a trattenere il fiato nello svolgersi degli eventi, a piangere, a tirare un sospiro di sollievo, come se stessimo nelle sue vicinanze e potessimo osservare da vicino le sue avventure.
L'autore ci descrive alla perfezione i luoghi, le persone e, soprattutto, gli odori che circondano il personaggio, e si riesce ad empatizzare molto bene con lui. Un uomo evitato dagli uomini, solo al mondo, senza un odore che lo contraddistingua e lo caratterizzi, che fa di tutto, invece, per essere quantomeno notato per strada mentre cammina.
Vi prometto che, prima o poi, recensirò anche dei libri che non mi sono piaciuti, ma nel frattempo vorrei farmi conoscere da voi attraverso quelli che ho amato.
Se dovessi descrivere Il profumo attraverso le sensazioni che mi ha dato direi che, per quanto riguarda la vista sarebbe sicuramente una piazza di un mercato in un giorno uggioso, con la nebbia, dove i vari venditori urlano e di sbracciano per attirare l'attenzione dei passanti. I banchi espositivi sarebbero molto numerosi, uno adiacente all'altro senza spazi, molto affollati dove una persona potrebbe sparire senza che nessuno se ne accorga; se le mie orecchie potessero parlare direbbero che il libro è il primo vagito di un neonato, che rappresenta la prima dichiarazione di indipendenza del bambino, ma anche una dolorosa esperienza. Per quanto riguarda l'odore, beh che dire, questa storia raccoglie tutti i profumi del mondo. È un viaggio fatto con il naso, sarebbe impossibile decodificarne uno solo, ogni pagina ha un proprio, specifico odore. Al gusto ricorda una pralina al cioccolato ricoperta con cacao amaro, si scioglie in bocca, ma l'interno è duro e la polvere che lo ricopre lascia un sapore acre. Al tatto invece, è un corpo di donna, morbido, caldo, liscio che ti fa venir voglia di abbracciarlo, poggiarle la testa in grembo e addormentartici sopra.
Aspettando le vostre impressioni, vi saluto e vi bacio tutti.
A presto amici miei!


Piccola curiosità: Nel 2006 da questo romanzo ne è stato tratto un film "Profumo - Storia di un assassino", con Ben Whishaw, Rachel Hurd-Wood, Alan Rickman e Dustin Hoffman. Solitamente a me non piacciono i film tratti dai libri, perché, ovviamente, ognuno interiorizza la storia in modo personale e, poche volte, il regista riesce a trasmettere questa potenza al film; in questo caso, invece, Tom Tykwer sembra essere entrato nella testa di Patrick Suskind: il film rispecchia alla perfezione il romanzo e mantiene integra la libera interpretazione che ognuno di noi può dargli. Ve lo consiglio (dopo il libro chiaramente)!

Nessun commento:

Posta un commento